Festival della Nuova Città | IV edizione

Festival La Nuova Città. Abitare il confine

La IV° edizione dal 25 al 27 settembre,  tra Fiesole e i luoghi “di confine” di Firenze

Una rassegna culturale di tre giorni aperta alla città e orientata al dialogo sul tema del confine, sulle sue implicazioni materiali e immateriali nel diritto alla città e all’abitare contemporaneo


Il concetto di limite non è dunque applicato alla città, nella ricerca di una improbabile forma definita e indefinita, ma come potenzialità che ogni luogo può offrire. Giovanni Michelucci

Parte da qui la nuova edizione del Festival La Nuova Città. Tre giorni di talk, convegni, workshop, esplorazioni urbane, eventi performativi e mostre tra Fiesole e Firenze, che invitano la società civile ad interrogarsi sulle accezioni e sulle implicazioni che il concetto di confine genera nella progettazione di ambienti di vita democratici e plurali della città contemporanea, ponendo attenzione a rilevarne quegli aspetti problematici tesi ad acuire emarginazione e ingiustizia sociale.

Il Festival, che fa base dal 2022 alla sede della Fondazione Giovanni Michelucci di Villa Il Roseto a Fiesole, torna, come per la scorsa edizione, anche a Firenze. Dal 25 al 27 settembre, tre luoghi della città che si caratterizzano per la loro connotazione di confine, faranno da teatro ad alcuni degli eventi e attività della Rassegna: il complesso delle Murate, il quartiere di Santa Croce, la Stazione Santa Maria Novella.

L’evento, realizzato dalla Fondazione Giovanni Michelucci con il significativo sostegno di Fondazione CR Firenze e Estate Fiorentina 2025, con il patrocinio di Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, dei Comuni di Firenze e Fiesole, e la collaborazione di Ordine e Fondazione Architetti Firenze, del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze e MAD – Murate Art District, rappresenta un appuntamento importante per chi, come la Fondazione, desidera mantenere alta l’attenzione sul legame tra architettura e trasformazione urbana, un processo da realizzarsi all’insegna della sostenibilità sotto ogni punto di vista: ambientale, sociale, economico e culturale.

“Questa quarta edizione del Festival della Nuova Città – dichiarano la Presidente della Fondazione Silvia Botti e il direttore Andrea Aleardi – propone un nuovo appuntamento di riflessione quest’anno sul tema “Abitare il confine” e ci permette più che mai di unire le riflessioni e le intuizioni di Giovanni Michelucci sulla natura “variabile” della città con le sfide alla trasformazione urbana che ci impone il mondo contemporaneo, considerando le implicazioni materiali e immateriali del diritto alla città e all’abitare e sulla dimensione democratica e partecipativa dello spazio urbano.

La concomitanza del 90° anniversario della Stazione di Santa Maria Novella ci ha spinto a proporre una rilettura contemporanea della capacità di Michelucci di superare i confini dell’architettura come era stata intesa fino a quel momento per iniziare una fertile esplorazione di nuovi territori di ricerca e immaginare nuove visioni della città. Un atteggiamento più che mai utile oggi per la comprensione di fenomeni assai rilevanti rimasti ai margini del dibattito sulla città, ma che richiedono soluzioni innovative e urgenti.

Il confine come più vitale e fecondo territorio comune per il progetto della Nuova Città”.

«La Fondazione CR Firenze sostiene con continuità la Fondazione Giovanni Michelucci dal 2016 – afferma Maria Oliva Scaramuzzi, Vice Presidente di Fondazione CR Firenze – e, in particolare, accompagna il Festival La Nuova Città fin dalla sua prima edizione. Questo progetto rappresenta un laboratorio prezioso di confronto e partecipazione sui temi cruciali dell’abitare e della trasformazione urbana, in linea con il nostro impegno a promuovere una cultura diffusa e inclusiva capace di generare coesione sociale e nuove visioni per il futuro delle comunità». 

Il festival ‘La Nuova Città’ è un appuntamento di grande spessore culturale che si conferma anno dopo anno come un’occasione unica per riflettere sulle dinamiche che riguardano le città. Con il tema di quest’anno, ‘Abitare il confine’, la Fondazione Giovanni Michelucci ci invita a un dialogo stimolante, superando l’idea del limite come barriera e guardando invece a questa dimensione come a una risorsa vitale, un potenziale di innovazione e inclusione – dichiara l’assessore alla cultura Giovanni Bettarini – Siamo orgogliosi che sia Firenze ad ospitare un festival che affronta temi così attuali. L’urbanistica, l’architettura, la cultura e il sociale si incontrano per indagare come i confini, visibili e invisibili, possano influire sulla giustizia e l’equità sociale. Questa edizione, che celebra anche i novant’anni della Stazione di Santa Maria Novella, ci offre una prospettiva privilegiata per rileggere la figura di Michelucci, per questo ringrazio la Fondazione Giovanni Michelucci e tutti i partner che hanno reso possibile questa tre giorni davvero interessante a cui invito tutti a partecipare.

L’edizione 2025 conferma, dunque, la visione portante di Giovanni Michelucci, con l’architettura come “organismo urbano”, espressione di relazioni individuali e collettive in cui tutti, comuni cittadini e professionisti, possono confrontarsi su luoghi e questioni del proprio tempo, diventare attori consapevoli di un modo particolare di intendere la “Nuova Città”. Ovvero, quella “architettura vivente” – così la descriveva Michelucci – esito di un processo progettuale corale con al centro l’uomo e la comunità.

I confini invisibili, tracciati dalle risposte strutturali ai problemi della città contemporanea, in termini specifici di sicurezza e vivibilità, ed i molteplici confini fisici che disseminano l’organismo urbano, saranno oggetto di cinque convegni/talk che riprendono i temi delle politiche dell’abitare, della coesione sociale e degli scenari per il futuro. Focus avviati con successo nelle passate edizioni del Festival. Tutte le conferenze saranno visibili anche in streaming sul canale youtube della Fondazione Michelucci. 

La riflessione sui “confini” dell’abitare contemporaneo inizia il giorno 25 con l’apertura ufficiale del 4° Festival della Nuova Città presso la Palazzina Reale di Firenze SMN, cui seguirà il convegno “La porta della città: I novant’anni della Stazione di Santa Maria Novella”.

Nel pomeriggio il dibattito si sposta al complesso delle Murate per l’incontro “Abitare il Confine” con una conversazione a più voci tra alcune autorevoli figure che ci aiuteranno a leggere da più prospettive il tema del festival. Coordinato dalla presidente Silvia Botti, parteciperanno alcuni osservatori previlegiati delle dinamiche sociali e urbane non solo della nostra città quali Alessandro Balducci, esperto di pianificazione e politiche urbane e presidente della Fondazione Housing Sociale di Milano, padre Bernardo Gianni, Abate dell’Abbazia di San Miniato al Monte, la sociologa Mariella Orsi, la vicepresidente di FCRFi Oliva Scaramuzzi, l’assessora regionale al welfare Serena Spinelli.

Altri qualificati ospiti dei vari incontri in calendario saranno Raul Pantaleo, architetto fondatore di TAM Associati e saggista, Luca Zevi, architetto e vicepresidente di In/arch nazionale, Gianni Biondillo, scrittore ed esperto di psicogeografia, Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale, oltre a molti altri ospiti che aiuteranno ad articolare le riflessioni e la discussione da molte prospettive diverse.

Completerà la prima giornata l’evento performativo a cura della Compagnia di Sollicciano e l’inaugurazione della mostra a cura di Monica Sarsini dedicata ai temi del Festival, che resterà aperta per tutta la durata delle manifestazioni.

La giornata di Venerdì 26, è dedicata al dibattito negli spazi di MAD Murate Art District. Il programma prevede infatti una tavola rotonda multidisciplinare sul tema “I confini della città”, i cui interventi saranno la base per il Laboratorio urbano di Co-progettazione del pomeriggio.  Si termina con un evento performativo social della compagnia teatrale Metropopolare al Caffè Letterario delle Murate.  

Apre la giornata conclusiva del Festival, l’ “esplorazione urbana” del quartiere di Santa Croce,  che ha come tappe luoghi rigenerati che storicamente ospitavano strutture destinate alla sorveglianza e alla pena.La Fondazione Michelucci e il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino animeranno e coordineranno poi il convegno “Oltre i confini: nascere in libertà” sul tema della detenzione carceraria di madri e figli. Il programma si chiude con la presentazione del libro di Raul Pantaleo “La nave. A bordo della Life Support di Emergency”.



Programma dettagliato del festival con relatori e ospiti, in continuo aggiornamento sul sito della Fondazione alla pagina: https://www.michelucci.it/festivaldellanuovacitta2025/

Per info scrivere a festival2025@michelucci.it

Tutte le iniziative sono gratuite e ad ingresso libero.

Le visite guidate sono su prenotazione: festival2025@michelucci.it

Talk e convegni saranno disponibili in streaming sul canale YouTube

Crediti formativi professionali a cura della Fondazione Architetti Firenze https://architettifirenze.it/

Ufficio stampa:

Re.publique Comunicazione d’Architettura


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