Giovanni Michelucci Fotografo

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Catalogo della mostra a Fiesole

Il catalogo raccoglie le fotografie esposte in occasione della mostra ‘Giovanni Michelucci fotografo’, realizzata a Fiesole dal 4 al 27 maggio 2001, nel programma ‘Michelucci: l’architettura vissuta – L’architetto e il suo mondo a dieci anni dalla scomparsa.’

Giovanni Michelucci Fotografo
Catalogo e Mostra a cura di Giovanni Fanelli
Coordinamento e realizzazione
Fondazione Michelucci
(Andrea Aleardi, Claudio Anichini, Corrado Marcetti, Nicola Solimano)

Il catalogo è edito da: Mandragora – Firenze 2001 – pagg. 105

Indice:
Giovanni Fanelli
Michelucci fotografo

Corrado Marcetti
Il sentimento dello spazio

Sezioni fotografiche
Architettura e città. L’insegnamento degli antichi
Architettura senza architetti
Architettura dei contemporanei
Architettura. La propria opera
Cronache familiari
La vita delle città
La natura. Il mondo organico

‘Le fotografie di Michelucci sono, qualsiasi ne sia l’oggetto, espressione significativa di un equilibrio peculiare fra sensibilità poetica e intuizione potente della misura delle cose (le ‘seste negli occhi’). Il suo guardare per vedere è calcolato. La scelta del formato verticale o orizzontale non è casuale ( a volte adotta in successione ambedue le soluzioni tagliando diversamente la composizione). Nel taglio e nell’organizzazione degli elementi che compongono l’immagine ricorrono moduli, misure e soluzioni. Così, per esempio spesso ritrova nel formato rettangolare (come è noto scelto per gli apparecchi fotografici fra quelli in rapporto di sezione aurea) la misura e il modulo quadrato. Spesso ritorna nella composizione, la forte presenza, soprattutto in primo piano, alla base, di una forma triangolare; come in certe nature morte dei grandi pittori (basti l’esempio delle nature morte di Edouard Manet). Spesso organizza gli elementi della prospettiva per linee parallele trasversali. Quando riprende una veduta affacciandosi da un livello sopraelevato, inserisce sempre in primo piano il parapetto che stabilisce un rapporto tra due condizioni spaziali e quindi introduce anche un tempo nella veduta.’

(da: G. Fanelli, Michelucci fotografo, in La Nuova Città, n. 1 serie VIII, gennaio 2001, Edizioni Polistampa Firenze)


Allegati:
presentazione_0.pdf

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