
La quarta edizione del Festival propone come tema di riflessione il confine e invita la società civile ad interrogarsi sulle accezioni e sulle implicazioni che il concetto di confine genera nella progettazione di ambienti di vita democratici e plurali della città contemporanea, ponendo attenzione a rilevarne quegli aspetti problematici tesi ad acuire emarginazione e ingiustizia sociale.
“Il concetto di limite non è dunque applicato alla città, nella ricerca di una improbabile forma definita e definitiva, ma come potenzialità che ogni luogo può offrire” Giovanni Michelucci
Le risposte strutturali ai problemi della città contemporanea, in termini specifici di sicurezza e vivibilità sembrano tracciare nuovi confini invisibili che, in maniera impercettibile, si vanno ad aggiungere ad un organismo urbano disseminato da molteplici confini fisici, concorrendo a modificare il rapporto tra la città e i suoi abitanti, indebolendo la dimensione democratica e partecipativa dello spazio urbano





Saluti istituzionali dei rappresentati dei partner del Festival:
Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze
Regione Toscana
Comune di Firenze
Comune di Fiesole
Ordine e Fondazione Architetti Firenze
Dipartimento di Architettura UNIFI
MAD Murate Art District

La Stazione di Santa Maria Novella può essere considerata una sintesi compiuta del progetto di confine.
Un dibattito in occasione dei novant’anni dalla sua inaugurazione per fornirne una lettura contemporanea di una architettura che negli anni ha visto nel viaggio una delle possibilità, ridefinendo una sua centralità rispetto alla città come spazio di scambio sociale a più livelli.
Intervengono:

Coordina la discussione Silvia Botti


Una conversazione a più voci con alcuni osservatori previlegiati delle dinamiche sociali e urbane, secondo il paradigma di confine come spazio di condivisione con l’altro dove ogni unicità diventa ricchezza comune.
Partecipano:

Coordina la discussione Silvia Botti
1 CFP Architetti/e in autocertificazione


Spettacolo a ingresso libero (non è necessaria la prenotazione)

Regia di Elisa Taddei Krill Teatro
La prima giornata del Festival si chiuderà con una performance teatrale della Compagnia di Sollicciano, una compagnia di attori detenuti nata nel 2004 all’interno della Casa Circondariale di Sollicciano-Firenze
Spettacolo a ingresso libero
1 CFP Architetti/e in autocertificazione


INAUGURAZIONE MOSTRA DI MONICA SARSINI
In questi “teatrini” tridimensionali, tra le cui pareti vengono raffigurati gli epiloghi delle vicende di figure femminili narrate nei miti, nelle fiabe, nella storia, nella letteratura, i confini dentro ai quali sono state destinate, apparentemente solidi e gerarchici, vengono ribaltati, messi in discussione e con un’inversione di rotta infine revocati. Attraverso un confronto critico e trasformativo, facendo prorompere la furia nascosta nelle creature fatate e la bellezza nei mostri, tali ribaltamenti tragicomici delle narrazioni canoniche irrompono per contestare i luoghi di cattura e di ridimensionamento della donna. Così Anna Karenina va via sul treno, Ofelia fa il bagno nel laghetto, la Piccola Fiammiferaia con l’ultimo cerino incendia tutta la città.
La mostra resterà aperta per tutta la durata del Festival



La giornata centrale del Festival si articola in un convegno multidisciplinare seguito da una iniziativa laboratoriale.
La tavola rotonda formata da esperti è chiamata ad apportare una visione critica del concetto di confine e città, contestualizzandolo con la realtà attuale, da un punto di vista multidisciplinare lo scopo di mettere a sistema una visione condivisa ed aggiornata sulla questione dei confini materiali e immateriali della città contemporanea.
Intervengono:

Coordina la discussione Andrea Aleardi
1 CFP Architetti/e in autocertificazione

Il workshop propone di co-progettare un Manifesto per La Nuova Città, attraverso la definizione condivisa di un lessico critico sul significato e le implicazioni dell’Abitare il confine nella città contemporanea.
Coordinano i lavori Massimo Colombo e Giulia Fiorentini
1 CFP Architetti/e in autocertificazione

Spettacolo a ingresso libero (non è necessaria la prenotazione)

Un racconto a due voci tra Livia Gionfrida, direttrice artistica e regista di Metropopolare, e Robert da Ponte, storico attore del collettivo, che pone il carcere al centro della riflessione sulla città per aprire un dibattito sul senso di comunità e sull’incontro.
Livia Gionfrida e il collettivo Metropopolare lavorano da oltre 17 anni nel carcere La Dogaia di Prato, dove conducono un progetto di ricerca e produzione teatrale. Dopo anni di tenace attività, all’interno del carcere si è costruito un vero e proprio cantiere delle arti dove lavorano fianco a fianco persone provenienti da ogni parte del mondo, con background culturali e lingue tra le più diverse.
Da questo luogo, Metropopolare irradia spazi e nuovi territori attraverso il rito rigeneratore del teatro e della poesia.
1 CFP Architetti/e in autocertificazione



L’itinerario percorre luoghi di Firenze che storicamente ospitavano strutture destinate alla sorveglianza e alla pena ed oggi sono centri attivi di cultura, ricerca e formazione: il complesso delle Murate e le sedi universitarie di Santa Verdiana e Santa Teresa della Scuola di Architettura dell’Università di Firenze.
Preferibile la prenotazione a festival2025@michelucci.it
Luogo di ritrovo: Piazza delle Murate
1 CFP Architetti/e in autocertificazione


Il fenomeno delle donne detenute in carcere insieme ai loro figli pone interrogativi intorno alle soluzioni possibili per coniugare il diritto del bambino a vivere con la propria madre e la consapevolezza che il carcere non è un luogo idoneo al suo sviluppo psicofisico.
Intervengono:

Coordina la discussione Massimo Colombo
1 CFP Architetti/e in autocertificazione


Nel libro di Raul Pantaleo con Marta Gerardi e Francesco De Scisciolo, edito da Beccogiallo nel 2024, l’architetto racconta come, per colmare l’assenza di un piano europeo di accoglienza che rimetta al centro la vita umana e contribuisca a togliere al Mediterraneo l’infame record di rotta migratoria più letale al mondo, è colui che ha progettato la livrea della nave, dopo anni di collaborazione con Emergency, e ha deciso di salire a bordo – durante la missione di pattugliamento “Search and Rescue” n° 8, destinazione area SAR 2, di fronte alla Libia – per “umanizzare” lo spazio dove saranno accolti i naufraghi. 2000 miglia, 336 ore di navigazione, 29 naufraghi salvati: sono i numeri che riassumono l’esperienza di Raul e che porterà sempre con sé nei ricordi e nel corpo. Oltre ogni confine.

1 CFP Architetti/e in autocertificazione










Modalità di partecipazione
Tutte le iniziative, compresi gli spettacoli, sono gratuite e ad ingresso libero.
L’esplorazione urbana è su prenotazione: festival2025@michelucci.it
Talk e convegni saranno disponibili in streaming sul canale YouTube
Crediti formativi professionali a cura della Fondazione Architetti Firenze
È previsto il rilascio dei crediti formativi per gli architetti e le architette solo frequentando gli incontri in presenza per l’intera durata.
Convegno “La porta della città” = 3 CFP su iscrizione > www.architettifirenze.it
Tutti gli eventi = 1 CFP in autocertificazione
La visione degli eventi in modalità streaming non prevede il riconoscimento dei crediti formativi professionali.
Per info e prenotazioni: Segreteria Fondazione Architetti Firenze 055 215653
Per info e prenotazioni visite guidate
festival2025@michelucci.it
+39.055.597149
Gruppo di lavoro
Fondazione Giovanni Michelucci: Andrea Aleardi, Massimo Colombo, Giulia Fiorentini, Laura Miccio, Saverio Migliori, Nadia Musumeci
Ufficio Stampa: Re.Publique
Multimedia e streaming: Muevete Producciones


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