Osservatorio regionale sulle strutture penitenziarie

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Un Osservatorio attivo e partecipato

L’Osservatorio regionale è attivo dal 1998 ed è curato dalla Fondazione Giovanni Michelucci, in collaborazione con la Regione Toscana e con l’Amministrazione penitenziaria.

L’Osservatorio è pubblicato annualmente su cd rom ed ha come principale obiettivo quello di ricomporre una serie di informazioni sul sistema carcerario regionale difficilmente recuperabili in forma organica, promuovendo da un lato una raccolta sistematica di dati e di notizie e, dall’altro, un’insieme di valutazioni e proposte utili per l’individuazione di politiche per il carcere e per la progettazione, programmazione/riprogrammazione, degli interventi rivolti alla popolazione detenuta ed in misura alternativa.
La realizzazione dell’osservatorio cerca di colmare il debito informativo della Regione e degli enti locali su quest’area di interesse, corrispondendo sovente anche a sostenere scelte ed interventi della stessa Amministrazione penitenziaria.
A tal fine l’Osservatorio è concretamente articolato in sei archivi che consentono la raccolta e l’elaborazione di un’ampia gamma di dati.
-il primo archivio concerne le strutture carcerarie presenti in Toscana. Ogni struttura è censita mediante una scheda descrittiva che ricompone tutte le informazioni ed i dati riguardanti: la struttura (localizzazione, elementi architettonici, stato igienico-sanitario); la popolazione detenuta (composizione, andamento, personale in servizio, andamento delle misure alternative alla detenzione); l’organizzazione (articolazione funzionale in sezioni detentive, presenza di asili nido, spazi per le attività sanitarie); le attività (attività lavorative, attività non lavorative: scuola, formazione professionale, attività culturali, ricreative, sportive e finalizzate; reti di riferimento);
-il secondo riguarda la ricomposizione, in serie storica, dei dati sulla composizione e l’andamento dei detenuti, sia per quanto riguarda gli adulti che i minorenni;
-il terzo è dedicato alle informazioni sull’area penale esterna e quindi all’andamento delle misure alternative alla detenzione ed all’attività degli Uffici per l’esecuzione penale esterna (UEPE);
-il quarto concerne i progetti, di livello locale o regionale, diretti al carcere. L’archivio riunisce una serie di documenti inerenti: gli obiettivi ed i progetti promossi e realizzati dal Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria; i progetti e le iniziative che hanno trovato sostegno e finanziamento da parte della Regione Toscana; l’offerta trattamentale realizzata presso gli istituti penitenziari; i contributi del privato sociale e del volontariato;
-il quinto raccoglie una serie di schede sintetiche sui Centri di accoglienza che a livello regionale ospitano detenuti ed ex detenuti;
-il sesto ed ultimo archivio riunisce studi, ricerche, rapporti e pubblicazioni sui temi della pena e della detenzione.
Per la raccolta e l’elaborazione di queste notizie la Fondazione Giovanni Michelucci collabora con varie fonti, tra cui: gli istituti penitenziari presenti in Toscana; il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria; il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria presso il Ministero della giustizia; il Museo criminologico e la Biblioteca storica del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria; il Centro per la giustizia minorile di Firenze; Il Dipartimento della giustizia minorile presso il Ministero della giustizia; la Regione Toscana (in modo particolare il Dipartimento del diritto alla salute e delle politiche di solidarietà); le Province ed i Comuni della Toscana; il privato sociale ed il volontariato.
Dati ed informazioni vengono raccolti prevalentemente attraverso il contatto diretto con gli operatori dei diversi servizi, utilizzando anche appositi strumenti di rilevazione. La raccolta è poi completata da una visita realizzata, in accordo con l’Amministrazione penitenziaria, dai ricercatori della Fondazione Giovanni Michelucci presso ciascun istituto della regione.
L’Osservatorio viene generalmente messo a disposizione di un’ampia gamma di soggetti: dalle università, alle scuole, al privato sociale, al volontariato. Il trasferimento di informazioni, specialmente se rivolto alla Regione Toscana ed agli altri enti locali, avviene mediante l’invio del cd rom, l’elaborazione di specifici aggiornamenti o report di ricerca, la presentazione di ricerche e proposte.
SM


Link esterni:
www.regione.toscana.it

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